Insieme al Sentiero Pasolini, la Regina Ciclarum fa parte di quei percorsi che hanno reso più semplice e salutare il modo di muoversi dal litorale laziale alla città eterna. Va però rimarcato che tutto questo è stato possibile grazie principalmente all’opera dei volontari e delle rispettive associazioni, che con tenacia e fatica hanno pulito e reso fruibili i percorsi in questione.
Il Cicloturismo è fondamentale per Roma e provincia poichè sia all’interno che all’esterno di esse, abbiamo tantissimi tesori naturali e storici da far scoprire ai turisti di ogni parte del mondo.
Partenza quindi da Lungotevere della Vittoria per inserirmi subito sulla ciclabile tiberina ed incontrarmi con Paolo, Alessandra ed Emanuela a Ponte Sublicio. Da lì ci siamo diretti al Ponte Romano del Torrino per unirci ad un nutrito gruppo di cicloturisti romani, parte dei quali però si sono diretti dopo l’uscita della ciclabile di Tor di Valle verso il Sentiero Pasolini.
Avendo percorso ambedue i sentieri, posso solamente dire di aver apprezzato in entrambi il pregevole lavoro di pulizia e segnalamento del percorso, e che prossimamente una volta ultimati i lavori lungo il sentiero Pasolini, costituiranno sia per i cicloturisti che per coloro che fanno attività di trekking, parte dei cammini ciclabili europei appartenenti al progetto EUROVELO .
A partire dal Ponte Monumentale di Mezzocammino, termine della ciclabile tiberina, inizia la vera Regina Ciclarum, che su sterrato compatto, a volte ma non sempre un po fangoso, si dirige verso Ponte Galeria attraversando prima la frazione di Chiavichetta della Magliana, per poi fiancheggiare lungo il fiume Tevere le zone della Nuova Fiera di Roma e di Parco Leonardo fino a congiungersi con la nuova pista ciclabile dello stesso, che dal centro commerciale raggiunge l’Episcopio di Fiumicino in corrispondenza del depuratore del Lago di Traiano.
Sosta quindi da GePaGi lungo il molo di Fiumicino in Via di Torre Clementina per un gustoso spuntino veloce di calamari al cartoccio con relativa birretta. Ritorno quindi in bici a Ladispoli pedalando lungo le provinciali secondarie la ciclabile di Coccia di Morto, Maccarese, Palidoro e San Nicola . Totale 87 Km e 200 mt. di dislivello.
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