Oggi ho scelto di curiosare e conoscere meglio Cividale e Gorizia. Ambedue sono città di importante retaggio storico. La prima fu creata in epoca romana da Giulio Cesare e fu sede più recentemente dell’Organizzazione Gladio posta a salvaguardia della sicurezza nazionale. La seconda sita alle pendici montuose del Carso e facente parte anche delle Alpi Giulie ha visto il suo massimo splendore tra l’anno 1000 ed il 1500 con una popolazione di differenti maestranze ed etnie italiane, tedesche e slovene fino ad arrivare al dominio austriaco con la Casa d’Asburgo protrattosi fino alla Prima Guerra Mondiale con le Battaglie di Gorizia e Caporetto per terminare nel 1918 con la vittoria del Regio Esercito Italiano che riannesse la città al successivo Regno d’Italia del 1919. Durante la calda ma comunque piacevole pedalata estiva mi sono soffermato a vedere a Cividale la piazzetta del Duomo di Santa Maria Assunta sostando sotto la statua di Giulio Cesare, per poi dirigermi tra i caratteristici stretti ed impervi vicoli della cittadina al Monastero di Santa Maria in Valle. Decisamente piacevole anche il passaggio a Piazza Diacono con le statue mitologiche di Medusa, Minotauro e Mercurio ed i suoi bellissimi Caffè e Pasticcerie che la circondano. Da li mi sono diretto al Ponte del Diavolo che sovrasta il fiume Natisone così chiamato dalle tormentate vicissitudini che si sono succedute durante la sua costruzione avvenuta tra il 1400 ed il 1500. Attraversando il ponte mi sono soffermato sullo spazio del Belvedere, della sponda opposta per fare alcune foto così da vedere meglio la gola ed il corso del fiume che risultano essere molto scenografici. Sosta a Corno di Rosazzo per una rinfrescante bevuta alla pizzeria My Italy Street Food e da qui direttamente al Sacrario di Oslavia per una doverosa e rispettosa visita a tutti i giovani caduti che durante il primo conflitto mondiale sono morti per la libertà del nostro paese. Prima di arrivare ad Oslavia ho attraversato il Golf Wine Resort di Spessa che risalta agli occhi per la sua bellezza e facilità di arrivo nei campi. Tornando da Oslavia per visitare Gorizia ho attraversato il piccolo Parco Piuma-Isonzo dove i goriziani locali amano passare la domenica o fare il picnic nelle apposite zone dedicate. Attraversando il Ponte Piuma di Gorizia ho potuto ammirare il fiume Isonzo sia dall’alto che a livello delle sue sponde scendendo attraverso dei sentieri posti sul ciglio delle strade cittadine. Gorizia è una città di frontiera con la Slovenia e si possono vedere numerosi cartelli indicanti il confine di Stato. Io mi sono divertito a percorrere la ciclabile che attraversa la Galleria Kostanjevica per poi salire sul Parco Urbano del Castello di Gorizia ricco di molte pendenze per MTB e finalmente arrivare al castello sovrastante un pulito ed ordinato borgo cittadino. Il giro si è concluso con il passaggio nella panoramica Piazza di S. Antonio e alla Cattedrale dei Santi Ilario e Taziano prima di arrivare alla stazione del treno con il quale sono tornato dopo aver percorso 80 km. con un dislivello totale di 400 mt.
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